Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Responsabile del Centro AIDAP di Parma, centro specializzato nel trattamento dei Disturbi dell’Alimentazione e dell’Obesità
Socio Operativo AIDAP
Referente Regionale AIDAP
Terapeuta EMDR per il trattamento di disturbi traumatici
ESPERIENZE PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI
Conseguita la Laurea presso l’Università degli Studi di Padova, ho operato dal 1997 al 2008 nel Servizio Alcologia del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Parma svolgendo attività clinica con i pazienti alcolisti e con le loro famiglie con particolare attenzione alla tematica della doppia diagnosi nelle Patologie Alcolcorrelate ed effettuando interventi di prevenzione, psicoeducazione e promozione alla salute nelle scuole medie inferiori e superiori sulle Dipendenze Patologiche.
Da gennaio 2000 sono Responsabile dell’AIDAP di Parma e svolgo attività clinica, di informazione, educazione e prevenzione dei Disturbi dell’Alimentazione e del Peso.
L’équipe è multidisciplinare e tutti i terapeuti (Psicologo, Dietista, Medico) aderiscono alla medesima teoria, usano lo stesso linguaggio e mirano ad obiettivi terapeutici comuni.
Il trattamento per i Disturbi dell’Alimentazione si basa sulla nuova teoria cognitivo comportamentale transdiagnostica. Cognitivo comportamentale significa che la teoria analizza principalmente i processi cognitivi e i comportamenti implicati nello sviluppo e nel mantenimento dei Disturbi dell’Alimentazione. Transdiagnostica significa che la teoria, e la terapia derivata da essa, è applicabile con minime modifiche a tutti i disturbi dell’alimentazione.
Il trattamento cognitivo comportamentale per il Sovrappeso e per l’Obesità, oltre ad utilizzare le più moderne strategie per favorire la perdita di peso corporeo, introduce tecniche innovative derivate dall’analisi del recupero del peso corporeo per favorire il mantenimento del peso a lungo termine.
Collaboro con la Dott.ssa Lisa Riverberi presso l’AIDAP di Reggio Emilia.
Collaboro con un’Associazione onlus e con una Società Sportiva di calcio per diffondere informazioni e materiale scientifico sull’alimentazione, su un corretto stile di vita e sul benessere psicologico.
Ho collaborato con alcuni specialisti in Neurologia e Psichiatria incaricati come consulenti tecnici d’ufficio dal Tribunale di Parma effettuando valutazioni psicodiagnostiche.
Ho condotto in qualità di docente Corsi di Formazione su tematiche inerenti la Psicologia dello Sport e della Salute, le molestie sessuali sui luoghi di lavoro e l’assistenza domiciliare agli anziani
Sono stata Didatta presso “Studi Cognitivi”, Scuola di Specializzazione Cognitiva e Cognitivo-Comportamentale
AREE CLINICHE DI SPECIALIZZAZIONE E INTERVENTO
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è un percorso di trattamento dei disturbi psicologici che mira ad alleviare la sofferenza emotiva attraverso la modifica di schemi mentali e comportamenti controproducenti. Gli obiettivi generali sono: • identificare regole, credenze, stili di pensiero e comportamenti che generano e mantengono il malessere emotivo, • imparare a riconoscerli nel momento in cui si attivano, ● modificarli e sostituirli con pensieri e comportamenti alternativi e più utili.
Attraverso queste tappe la psicoterapia guida il paziente verso un cambiamento che permetta di raggiungere obiettivi personali, migliorare la qualità delle relazioni con gli altri e ridurre la propria sofferenza e le proprie difficoltà.
L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un metodo psicoterapeutico utilizzato per un’ampia varietà di disturbi clinici e per problemi legati ad eventi traumatici e ad esperienze più comuni, ma emotivamente stressanti. Gli strumenti di neuroimaging hanno evidenziato che è la prima psicoterapia che ha effetti sulla neurobiologia del cervello simili ai risultati che si ottengono con l’utilizzo dei farmaci. Il paziente dopo il trattamento con EMDR modifica, delle sue esperienze negative, non solo i comportamenti e le emozioni, ma anche la struttura di alcune aree del cervello. L’EMDR rimette in funzione un meccanismo naturale che tutti noi abbiamo, permettendo di elaborare le informazioni intrappolate nella parte emotiva del cervello rimettendola in connessione con le altre esperienze di vita, quindi, con la parte corticale. Il ricordo dell’evento rimane, ma la sua portata traumatica viene elaborata e i sintomi, il disagio e i comportamenti disfunzionali annessi al trauma si risolvono.
PUBBLICAZIONI E RICERCHE